Premier League, Conte attacca Mourinho: "Soffre di demenza senile!"
Il tecnico del Chelsea risponde alla provocazione dello Special One: "Io un clown? Forse non ricorda il passato, in Italia si chiama demenza senile". E poi a Wenger...
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Più che frecciatine, queste sono fucilate. Scintille in Premier League, dove Antonio Conte risponde a José Mourinho. Lo fa nel modo più caro allo Special One: con un duro attacco in conferenza stampa. Tutto parte da alcune recenti frasi del portoghese, che aveva dichiarato di non aver bisogno di sceneggiate lungo la fascia per dimostrare il suo amore nei confronti del Manchester United. Letteralmente aveva rivendicato il fatto di non essere un “touchline clown”, un clown a bordocampo.
In molti hanno associato la sua frase all’atteggiamento scatenato in panchina di Antonio Conte, alla guida del Chelsea dall’estate del 2016. Primo anno oltremanica e subito titolo in Premier League.
L’ex tecnico della Juve, alla vigilia del match di FA Cup con il Norwich, ha voluto rispondere per le rime alla provocazione ricordando episodi passati, in cui lui stesso Mourinho si è reso protagonista di gesti scalmanati ed esultanze sfrenate. In Inghilterra viene ricordata soprattutto la sua corsa in una partita di Champions League… proprio contro il Manchester United: il Porto di Mou trovò la qualificazione ai quarti di finale con un gol all’ultimo respiro realizzato all’Old Trafford.

Premier League, Conte attacca Mourinho: "Soffre di demenza senile!"
Ma veniamo alla stoccata di Conte: una controrisposta diretta e fortissima:
Io un clown in panchina? Penso che debba rivedersi nel passato: stava parlando di se stesso? A volte penso che le persone dimentichino quello che hanno detto o fatto negli anni precedenti. Non so come si dica in inglese, in Italia la chiamiamo “demenza senile!”.

E mentre lo dice (in lingua italiana), Conte si tocca la tempia con un dito per rafforzare il concetto. Subito dopo un segnale di “guerra” anche a Wenger, affrontato pochi giorni fa in Arsenal-Chelsea di Premier League (2-2 finale):
“Deve riguardare la partita e capire che è stato molto fortunato riguardo alle decisioni arbitrali. A me non piace parlare degli altri allenatori, credo sia una forma di rispetto, ma Wenger non ricorda che spesso contro l’Arsenal abbiamo giocato in 10. Se voglio, posso parlare un mese dell’arbitro, ma non mi va perché accetto le decisioni che vengono prese in campo. Wenger, così come tanti altri, invece non lo fanno.

Conferenza finita? Neanche per sogno. Conte ha un’ultima battuta. Contro chi? Ritorno di fiamma su Mourinho:
C’è una persona che è andata via dal Chelsea ma continua a guardare qui…
Il riferimento è alla doppia esperienza del portoghese sulla panchina dei Blues. In Inghilterra qualcuno ipotizza possa essere geloso del successo dell’anno scorso di Conte…

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