Moto2, Morbidelli campione del mondo! Un titolo nel nome di Simoncelli
Il ventiquattrenne romano è il primo italiano a conquistare il titolo in Moto2. Era dal 2009 che un nostro pilota non vinceva un mondiale: l’ultimo è stato Valentino Rossi in MotoGP.

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'Italians do it better'. Soprattutto quando si parla di guidare la moto. In questo nugolo di piloti spagnoli, non bisogna mai dimenticare chi ha trasformato questo sport in un’arte. A rinfrescare la memoria a tutti ci pensa Franco Morbidelli, neo campione del mondo della Moto2.
Il ventiquattrenne romano ha conquistato il titolo iridato con due round d’anticipo: erano 29 i punti di vantaggio del pilota italiano da Luthi alla vigilia della gara di Sepang, ma a causa di una brutta caduta durante le prove di ieri lo svizzero è stato dichiarato ‘unfit’ per la domenica (frattura al piede sinistro).
Avrebbe preferito vincere il mondiale lottando con il suo rivale, proprio come ha fatto per tutto il 2017. Chiude con un podio, il secondo consecutivo alle spalle delle due KTM. Poca importa, il risultato non cambia. Un pilota italiano torna a vincere un titolo nel motomondiale a distanza di 8 anni: l’ultimo era stato Valentino Rossi in MotoGP nel 2009.
Cannot wait to see this guy make the step up to #MotoGP in 2018...@FrankyMorbido12 is the 2017 #Moto2 World Champion!🏁🏆 pic.twitter.com/6QUM7HPspJ
— MotoGP™🇲🇾🏁 (@MotoGP) October 29, 2017
Morbidelli campione del mondo della Moto2
Non è mai stato in discussione, ma serviva l’aritmetica per certificarlo. Franco Morbidelli è il pilota più forte della Moto2. In questa stagione il Morbido si è portato a casa 8 vittorie e ben 6 pole position. Qatar, Argentina e Texas, una dopo l’altra. Poi il successo in Francia, doppietta in Olanda e Germania. Poi anche in Austria e Spagna, nel GP di Aragon. Ha dominato in lungo e in largo Franco, e se dovesse vincere l’ultima gara a Valencia eguaglierebbe il numero di vittorie in una singola stagione di Moto2 che appartiene a quel fenomeno di Marc Marquez.
Succede tutto in Malesia
L'ultimo tricolore iridato della classe di mezzo era stato invece l'indimenticato Marco Simoncelli nel 2008, quando si correva ancora con le 250. Proprio a Sepang il Sic, a bordo della sua Gilera, vinceva con una gara d’anticipo il mondiale. Braccia larghe e una foto che in questi anni non ha perso colore, non sbiadisce con il passare del tempo. E pensare che proprio sul circuito di Sepang il motomondiale ha dovuto dire addio a uno dei piloti più talentuosi della sua epoca.

A nove anni di distanza un altro italiano può festeggiare il titolo sul circuito malese. Un successo storico, celebrato con la serenità e la consapevolezza di un campione vero:
Il sogno è diventato realtà, anche se mi dispiace per Tom (Luthi, ndr.). Sono state due grandissime stagioni, abbiamo lottato e vinto insieme con il team Marc VDS. Dedico questo podio a tutti per celebrare nel miglior modo il titolo di campione del mondo, ancora non ci credo.
Let the celebrations begin! #FrankySaysRelax
— MotoGP™🇲🇾🏁 (@MotoGP) October 29, 2017
A podium on the day you become a World Champion!
Congrats @FrankyMorbido12 👏 pic.twitter.com/0RcWpuddny
Queste le parole di Franco Morbidelli al termine della gara di Moto2. Maglia celebrativa con la frase Franky says relax e numero 1 stampato sul capolino della sua Kalex. Grande festa nel parco chiuso, un abbraccio a tutto il team che lo ha sostenuto in questi ultimi due anni e poi di nuovo davanti ai microfoni dopo l’undicesimo podio stagionale:
Sono riuscito a fare un’ottima gara, anche se le KTM mi hanno fregato. Un podio troppo importante. Sono davvero troppo contento. Se sono chi sono è grazie alle persone che ho vicino. Mi godo il momento, anche quando salgo le scale per essere premiato. Mi godrò i prossimi mesi alla grande. Stiamo facendo un pezzettino di storia. Voglio tornare a casa prima possibile per festeggiare. Ringrazio Valentino per i complimenti, l’anno prossimo saremo rivali. Ancora devo realizzare.
The master & the apprentice🎓
— MotoGP™🇲🇾🏁 (@MotoGP) October 29, 2017
You can't keep #VR46 away from the celebrations, even when he's about to go racing himself! #FrankySaysRelax pic.twitter.com/XwpGt37Aii
Una storia italo-brasiliana
Come spesso succede in questo sport, i motori non sono certo una novità in casa Morbidelli. Anche papà Livio è stato un pilota di moto e Franco ha portato avanti la passione di famiglia. Mamma brasiliana, da qui la scelta del casco, metà tricolore e metà verdeoro. Una decisione maturata sin da quando correva il campionato europeo della Superstock. Categoria in cui gareggia per 3 anni, fino alla vittoria del 2013 che lo consacra campione. Da qui il salto nel motomondiale senza passare dalla cilindrata minore.

Il debutto in Moto2 arriva su una Suter, ma il passaggio alla Kalex è immediato. Anno dopo anno il feeling migliora fino ad approdare la scorsa stagione nel team Marc VDS, che lo ha portato sul tetto del mondo. Durante il giro d'onore arriva anche l'abbraccio da parte di Valentino Rossi e non è un caso. Il Morbido infatti è stato tra i primi a entrare a far parte dell'academy VR46, intuizione di suo padre quando era ancora un ragazzino.
Franco Morbidelli is the 2017 Moto2 World Champion - https://t.co/CVpteCe1b8 #TeamEG00 pic.twitter.com/Wgpu4LRLwx
— Team EG 0,0 Marc VDS (@TeamEG00MarcVDS) October 29, 2017
Ora ad attenderlo c'è l'avventura in MotoGP, che inizierà dopo il weekend di Valencia, quando assaggerà per la prima volta la sua nuovissima Honda RC213V della Marc VDS nei test collettivi che andranno in scena subito dopo l'ultima gara della stagione. Per il momento però c'è da festeggiare il successo del titolo mondiale in Moto2. Mai così dolce, squisitamente Morbido.
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