Per 22,5 milioni di euro i bianconeri si sono assicurati uno dei migliori giovani del calcio europeo. Stamattina le visite.
Certo che la Croazia ne sforna di talenti negli anni. È una continua fucina di giovani calciatori pronti a spiccare il volo ma che non funzionano in Nazionale. Questione di dna, dice qualcuno. Altri parlano di un’accozzaglia di talento difficile da gestire. E se quest’anno ad Euro 2016 dopo la vittoria contro la Spagna, qualcuno pensava che forse sarebbe stato l’anno buono, la concretezza del Portogallo li ha sbattuti ancora una volta fuori. Ora si ricomincia a sognare con Marko Pjaca, talento classe ’95 che in Francia si è messo in vetrina. E la Juventus ha anticipato tutti.
La trattativa
Stamattina per il croato sono pronte le visite a Torino. Alla Dinamo Zagabria vanno 22,5 milioni di euro, per lui pronto un contratto di cinque anni. Non è stato facile per Beppe Marotta assicurarsi uno dei migliori talenti in giro per l’Europa.
C’era la concorrenza vera del Milan, con Galliani volato pure a Zagabria e quella più soft del
Borussia Dortmund. La Juventus ha tirato fuori per prima i soldi, ha appeal, ha dimostrato dopo le ultime annate di essere ritornata tra le squadre padrone dell’Europa calcistica. E l’agente del giocatore, Marko Naletilic, nei giorni scorsi ammetteva senza indugi:
Anche il club rossonero gli ha fatto un’ottima impressione. Il mio assistito ha parlato dal vivo e al telefono con Galliani. Per lui è un top manager, ma il palcoscenico della Champions League si è rivelato fondamentale per la scelta
Chiamatelo pure Champions appeal, la Juve piazza così il quarto colpo dell’estate dopo gli arrivi di Pjanic, Dani Alves e Benatia.
Classe innata
Marko nasce a Zagabria e i suoi primi passi con la palla al piede li percorre nell’NK Zet. Nel 2009 è alla Lokomotiva, nel 2014 alla Dinamo. Da lì è un’ascesa: gioca bene, segna, fa parlare di sé. C’è la Nazionale maggiore nel 2014, ma prima ancora si fa tutta la trafila nelle selezioni minori. La convocazione ad Euro 2016 è il primo grande passo nel calcio che conta, l’ottima prestazione contro la Spagna gli regala subito i riflettori addosso.
Colpi da fenomeno
Si scrive Pjaca, si legge Pjaza. Tifosi del pallone italiano, amanti del fantacalcio, occhio a brutte figure. Ma tutti ben sanno che tipo di giocatore sia:
ala offensiva e duttile, gioca su entrambe le fasce, ottima facilità nel dribbling e piede caldo. Alla Dinamo Zagabria ha fatto sempre l’esterno a sinistra, in Nazionale con la maglia a scacchi è stato impiegato anche sull’out di destra con
Perisic dall’altra sponda. No, non è il sostituto ideale del
Cuadrado rimasto al
Chelsea. Sicuramente meno veloce ma più tecnico, vede di più la porta (in campionato ha segnato 19 volte in due anni) ed è abile anche a far girare la palla e dunque il gioco.
Sarebbe perfetto per il 4-3-3 e nel 4-2-3-1, giusto e adattabile nel 3-5-2 super collaudato di
Massimiliano Allegri.
Addio annunciato
Valigie pronte, Pjaca è pronto per la nuova esperienza alla Juventus. Ma prima c’è il tempo per ringraziare la Dinamo tramite Facebook:
È giunto il momento di dire addio, i miei sentimenti sono contrastanti. Da una parte sono triste perché lascio il mio club, dall’altra felice perché inizia una nuova sfida per la mia carriera. Domani giocherò la mia ultima partita nella Dinamo, poi andrò via. Questo è il club che amo e per cui faccio il tifo da quando sono nato. Grazie per tutto.
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